Daniela Collu Instagram – C’è un cavallo imbalsamato appeso in mezzo alla stanza di un museo: è un’opera di Maurizio Cattelan e si intitola Novecento. Ne ho visti un milione di cavalli nei musei, ritratti in posizione rampante, solenni nelle sculture equestri, dipinti nei paesaggi ottocenteschi, morenti nelle scene di guerra di tutte le epoche, a terra, galoppanti, in mandrie, solitari, ma così mai.
Il collo è deformato, allungato dalla gravità e dalla tassidermia, le zampe a guardarle da sotto sembrano più tozze, più lunghe e larghe, e un senso di precarietà pervade i sensi, mentre si attraversa la stanza sotto questo peso galleggiante, immobile, inerme. Si chiama come il secolo in cui siamo nati, quello in cui la maggior parte delle sciagure che ora non sappiamo manovrare sono state costruite, un secolo di errori, di scoperte, di sconfitte e vittorie, di grandi passi per l’umanità e di crisi esistenziali senza ritorno. È la natura morta più disorientante, straniante e cruda che si possa immaginare, parla di simboli decaduti, di corpi infranti, di certezze mancate, di fallimenti annunciati. Di quel senso di impotenza e di inerzia umana che ancora, in un nuovo secolo, ci soffoca terribilmente. #unminutodarte Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea | Posted on 09/Nov/2023 14:11:30
Home Actress Daniela Collu HD Instagram Photos and Wallpapers November 2023 Daniela Collu Instagram - C’è un cavallo imbalsamato appeso in mezzo alla stanza di un museo: è un’opera di Maurizio Cattelan e si intitola Novecento. Ne ho visti un milione di cavalli nei musei, ritratti in posizione rampante, solenni nelle sculture equestri, dipinti nei paesaggi ottocenteschi, morenti nelle scene di guerra di tutte le epoche, a terra, galoppanti, in mandrie, solitari, ma così mai.
Il collo è deformato, allungato dalla gravità e dalla tassidermia, le zampe a guardarle da sotto sembrano più tozze, più lunghe e larghe, e un senso di precarietà pervade i sensi, mentre si attraversa la stanza sotto questo peso galleggiante, immobile, inerme. Si chiama come il secolo in cui siamo nati, quello in cui la maggior parte delle sciagure che ora non sappiamo manovrare sono state costruite, un secolo di errori, di scoperte, di sconfitte e vittorie, di grandi passi per l’umanità e di crisi esistenziali senza ritorno. È la natura morta più disorientante, straniante e cruda che si possa immaginare, parla di simboli decaduti, di corpi infranti, di certezze mancate, di fallimenti annunciati. Di quel senso di impotenza e di inerzia umana che ancora, in un nuovo secolo, ci soffoca terribilmente. #unminutodarte Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea
Daniela Collu Instagram – C’è un cavallo imbalsamato appeso in mezzo alla stanza di un museo: è un’opera di Maurizio Cattelan e si intitola Novecento. Ne ho visti un milione di cavalli nei musei, ritratti in posizione rampante, solenni nelle sculture equestri, dipinti nei paesaggi ottocenteschi, morenti nelle scene di guerra di tutte le epoche, a terra, galoppanti, in mandrie, solitari, ma così mai. Il collo è deformato, allungato dalla gravità e dalla tassidermia, le zampe a guardarle da sotto sembrano più tozze, più lunghe e larghe, e un senso di precarietà pervade i sensi, mentre si attraversa la stanza sotto questo peso galleggiante, immobile, inerme. Si chiama come il secolo in cui siamo nati, quello in cui la maggior parte delle sciagure che ora non sappiamo manovrare sono state costruite, un secolo di errori, di scoperte, di sconfitte e vittorie, di grandi passi per l’umanità e di crisi esistenziali senza ritorno. È la natura morta più disorientante, straniante e cruda che si possa immaginare, parla di simboli decaduti, di corpi infranti, di certezze mancate, di fallimenti annunciati. Di quel senso di impotenza e di inerzia umana che ancora, in un nuovo secolo, ci soffoca terribilmente. #unminutodarte Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

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