Vi prego, adesso non dite che lo scudetto è un’occasione di riscatto, non dite che come festeggiamo noi non sa festeggiare nessuno. Vi prego, non raccontate la nostra gioia come fosse una buffa commedia. Vi prego, non statevene aldilà del vetro a guardarci, divertiti dal nostro clamore. Vi prego, non siate felici della nostra felicità come si è felici quando il meno attrezzato prevale sul forte. Vi prego non fatelo, non siate così ingenui! Se volete un consiglio, vi prego, invidiateci. Perché noi siamo quelli più forti. Perché noi siamo quelli che hanno avuto tanto, anzi troppo. Vi prego, lamentatevi perché siamo i favoriti, i viziati, i troppo ricchi. Di sole, di mare, troppo cuore, sapore, calore. Vi prego, non pensate che questo Napoli sia sazio, non pensate, con un errato senso di superiorità, che questa squadra allegra e possente abbia finalmente regalato la gioia a una città dolente. Vi prego, non fate questo errore perché noi siamo una città felice. Da sempre. State attenti, vi prego, non abbiamo per niente finito. Noi siamo i campioni d’Italia e abbiamo appena iniziato!
Buona Pasqua a tutte e a tutti! 🐣
Forse c’è un po’ di napoletano in tutti noi. Scopriamolo insieme stasera su Rai2 📺🍕 @guerriero_antonio @vborrino @fernandapintofficial @sergio_dauria @alfa965 @francescaromanascudiero @instarai2 #salemme #vincenzosalemme❤️ #napoletanoefammenapizza #napoli #rai
Stasera #9marzo alle 21.15 su #Rai5 e in streaming su #RaiPlay prosegue il ciclo teatrale che #RaiCultura dedica a Vincenzo Salemme @vincenzo_salemme_official con lo spettacolo “Una festa esagerata”. La commedia, diretta e interpretata da Vincenzo Salemme, racconta in chiave realistica e divertente il lato oscuro e grottesco dell’animo umano con l’obiettivo non solo di strappare risate, ma al tempo stesso di invitare le persone al dialogo e al rispetto reciproco. Giochi di parole, equivoci e fatalità sono al centro dello spettacolo, il quale, già dal titolo, anticipa qualcosa di straordinario. La vicenda ruota intorno alla festa del diciottesimo di Mirea, la figlia di Gennaro Parascandolo. Nel cast Antonio Guerriero @guerriero_antonio, Antonella Cioli, Giovanni Ribò, Vincenzo Borrino, Teresa Del Vecchio, Sergio D’Auria @sergio_dauria, Mirea Flavia Stellato @mireaflaviastellatofficial, Massimo Andrei.
Ti ho conosciuto quando avevo appena compiuto 18 anni, tu ne avevi 27. Con la tua giacca di velluto blu e una vivacità straripante portavi in dote la leggenda Eduardiana giunta al suo apice mondiale negli anni 70. Eduardo ti aveva affidato il ruolo del giovane violinista un paio di anni prima in una commedia molto particolare, “Il Monumento”. Avevi avuto molto successo. Eduardo ti stimava molto, tu lo amavi tantissimo. E grazie a te ho avuto il privilegio di lavorare anch’io con quel gigante. Ti ho voluto bene per la passione con cui hai lavorato sempre, per l’amore che hai saputo regalare agli amici e alle amiche. Per tutte e tutti noi eri Sergio. Sergio che, instancabile, organizzava le comitive, i sabati a piazza Amedeo. Te ne sei andato via in silenzio, forse stanco o forse un po’ deluso dalla vita, dalla quale, forse, ti aspettavi di più. Te ne vai e ti porti via per sempre tutte le voci, le parole e le emozioni che hanno segnato il mio incontro con il teatro che sognavo. Ti porti via un milione di cappuccini bevuti quando il resto del mondo si siede per pranzo, un milione di partite a carte in camerini fumosi o in camere d’albergo, un milione di risate che ci facevi fare con i tuoi racconti. Ti porti via per sempre le voci di Linda Moretti, di Mario Scarpetta, di Luca De Filippo. Mi lasci ancora, però, l’odore, il sapore e le lacrime dei ricordi. Sono così vivi in me che posso ancora vederli. Addirittura riesco ancora a sentirne il tatto. Addio, carissimo Sergio.
Non riesco a descrivere quello che provo dinnanzi alla morte di Maurizio Costanzo. Un dispiacere profondo, certamente. Ma anche uno strano e confuso sentimento di smarrimento. Maurizio Costanzo è una di quelle figure che sfuggono alla realtà per finire dritti nelle viscere dell’ inconscio. È una di quelle persone che appartengono alla storia delle nostre vite, quelle singole e quelle collettive. È come se a un certo punto ci dicessero che un pezzo grande della Storia del nostro paese non esiste più. E noi stentiamo a crederlo possibile. Ci vorrà molto tempo per renderci conto di quanto ci manca. Per me rappresenta il pensiero libero, un giornalista capace di leggere la complessità dei fatti per restituirceli nella loro semplice crudezza, un intellettuale coraggioso e totalmente scevro dai pregiudizi, un uomo capace di sanare quella ferita storica tra cultura presuntuosamente “alta” e spettacolo popolare. Ho avuto il piacere di frequentarlo professionalmente e proverò a convincermi che nelle pieghe dei giorni futuri non potrò più vedere il suo sorriso arguto e non potrò mai più sentire le sue analisi asciutte e disincantate sul mondo che ci aspetta. Ma, non so spiegarvi il perché, credo che Maurizio Costanzo non morirà mai per davvero.
Ma quanti anni ho fatto?🎉🎉🎉 @guerriero_antonio #vincenzosalemme❤️ #salemme#compleanno #happybirthday #65anniversary #50anni #festa #auguri #grazie
Un omaggio al Maestro dei Maestri, un abbraccio al figlio Luca, una carezza a me stesso. Ecco cosa significa per me mettere in scena Natale in casa Cupiello.
Mia carissima Sandra, eri una donna intelligente e sensibile ed eri molto divertente. Ci siamo fatti un sacco di risate nell’unica occasione che abbiamo avuto di lavorare insieme. Te ne sei andata in modo imprevedibile e inaspettato. In linea perfetta con la tua anima leggera e profonda. Ti volevo tanto bene.
Care amiche e cari amici ci vediamo prossimamente su @instarai2 “Napoletano? E famme na pizza!
#giornatainternazionalecontrolaviolenzasulledonne
Quando ho iniziato a fare l’attore negli anni settanta Antonio Casagrande era già un mito. Era il prediletto di Eduardo, si diceva. Era bravissimo, con una voce indimenticabile (cantava in modo eccellente) ed era pure bellissimo. Ricordo che da bambino sentivo le donne della famiglia, da mia madre alle mie zie, fare apprezzamenti davvero lusinghieri per “questo Casagrande” il cui cognome, a me bambino, faceva pensare a qualcosa di davvero importante. Poi ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente grazie al figlio Maurizio col quale avevo iniziato una collaborazione molto apprezzata dal padre che faceva proprio il tifo per noi. Conoscendolo di persona ho capito che Antonio era un artista molto particolare. Forse non ha ricevuto quello che avrebbe meritato ma credo che questa mancanza sia stata conseguenza del suo carattere. Era un uomo che aveva un distacco quasi nobile da tutti gli interessi materiali, dai secondi fini, dalle diplomazie opportunistiche. Aveva conservato un tratto romantico che, anche grazie al volto dolcemente antico, lo faceva sembrare un cavaliere ottocentesco. E, allo stesso tempo, aveva lo spirito giovanile che gli donava uno sguardo ironico sempre rivolto al futuro. Ed era un uomo senza schemi, curioso e incapace di invidie e rancori. Gli ho voluto molto bene e lui me ne ha voluto. Caro Antonio, continuerò a guardarti negli occhi guardando gli occhi di Maurizio. Continuerò a sentirti sentendo il cuore di Maurizio.
Io mi emoziono sempre quando vado in scena, ma stasera portare davanti al pubblico napoletano un capolavoro come Natale in casa Cupiello è stata un’emozione speciale.
Ce lo pigliamo un caffè insieme? Lunedì 17 vi aspetto su Rai2. ☕️🤘📺
Ieri sera al teatro Mancinelli di Orvieto abbiamo aperto il sipario per la prima volta su Natale in casa Cupiello, diretta e interpretata da me e dalle mie compagne e compagni di scena. Il Pubblico ci ha accolto con molto affetto e non ci ha fatto pesare in alcun modo l’insidia di questa impresa che mi ha fatto tremare i polsi e il cuore. Sono felice di essere riuscito almeno ieri sera, a trasmettere al pubblico in sala la mia voglia di rendere omaggio ad un grande uomo di teatro, a un suo capolavoro, a un’epoca durante la quale ho iniziato a muovere con entusiasmo e passione i miei primi passi nel mondo del teatro.
Le serate a teatro, quelle belle!!! @guerriero_antonio @fernandapintofficial @sergio_dauria @vborrino @alfa965 @teatro_manzoni
È sempre bello rivedere un teatro in festa. È meraviglioso poter parlare con le parole di Eduardo. Ed è un’emozione malinconica e divertente festeggiare il Natale…”in casa Cupiello”
Chiusura più bella per una tournée non poteva esserci. Una marea di persone festanti ed entusiaste. Questo è il teatro che piace a me!🎭❤️🍕 #napoletanoefammenapizza #tournée #finetournée #teatro #teatroteam #bari #grazie
Siete pronti a ridere??? Sta arrivando una serata evento targata @vincenzo_salemme_official 📺 #NapoletanoeFammeNaPizza lo spettacolo meno superstizioso della tivù vi aspetta lunedì 17 aprile in prima serata su #Rai2 🤘🌶️