A N C O N A F U T U R A
Questo tour è meraviglioso perché saliamo sul palco felici, suoniamo sul palco felici, torniamo a casa felici.
Grazie infinite dell’abbraccio di ieri, torneremo ANCONA❤️
Nella città dei due soli non potevo che sentirmi a casa.
Sempre accanto
L.
📸 @is.iside
A N C O N A F U T U R A
Questo tour è meraviglioso perché saliamo sul palco felici, suoniamo sul palco felici, torniamo a casa felici.
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Grazie infinite dell’abbraccio di ieri, torneremo ANCONA❤️
Nella città dei due soli non potevo che sentirmi a casa.
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x @esquireitalia le mie parole, le mie illustrazioni:
“Non esiste arte senza dolore” è stato il pensiero che mi ha attraversato all’improvviso in un giorno qualunque nel mezzo di un’adolescenza turbolenta. Rivelazione presto mutata in un Credo di natura granitica.
Non esiste arte senza dolore perché l’esperienza mi ha chiaramente mostrato questo, trovando in essa il rifugio, la crepa nel muro dentro la quale nascondere un segreto, la pagina di diario scritta a tratti in un carattere stretto, aggrovigliato, indecifrabile, a tratti in un comprensibile stampatello maiuscolo come le parolacce scritte sui muri delle città.
Non esiste arte senza dolore perché anche l’arte della gioia, per essere raccontata, necessita di una voce antica, dalle tonalità profonde nel suono e nel colore. La gioia che non ha esperito il suo contrario non avrà mai contezza dell’importanza della sua esistenza.
Senza il dolore l’arte rimane orfana di un sentimento che possa attraversare tutti, del suo ruolo catartico in grado di purificare ogni cosa, alleggerire lo spirito scavando una via di fuga per tutto ciò che, dopo aver lasciato un’impronta indelebile, deve assolutamente abbandonarci.
Non esiste arte senza dolore perché io non avrei saputo farne senza tutte le macerie che mi hanno travolta e che- a colpi di penna, pentagrammi e graffi di voce- ho rimosso, riemergendo solo come chi sa espandere la realtà attraverso la propria creatività.
Non esiste arte senza dolore ma non sto asserendo che possa bastare, ci vogliono le braccia forti del genio e del talento per trasformare la caligine in un meraviglioso spazio di luce in cui anche il resto del mondo può trovare un raggio di pace.
Non esiste arte senza dolore e averla creata, attraverso la musica, la scrittura, le immagini e la pittura, è stata la felicità più grande della mia vita.
x @esquireitalia le mie parole, le mie illustrazioni:
“Non esiste arte senza dolore” è stato il pensiero che mi ha attraversato all’improvviso in un giorno qualunque nel mezzo di un’adolescenza turbolenta. Rivelazione presto mutata in un Credo di natura granitica.
Non esiste arte senza dolore perché l’esperienza mi ha chiaramente mostrato questo, trovando in essa il rifugio, la crepa nel muro dentro la quale nascondere un segreto, la pagina di diario scritta a tratti in un carattere stretto, aggrovigliato, indecifrabile, a tratti in un comprensibile stampatello maiuscolo come le parolacce scritte sui muri delle città.
Non esiste arte senza dolore perché anche l’arte della gioia, per essere raccontata, necessita di una voce antica, dalle tonalità profonde nel suono e nel colore. La gioia che non ha esperito il suo contrario non avrà mai contezza dell’importanza della sua esistenza.
Senza il dolore l’arte rimane orfana di un sentimento che possa attraversare tutti, del suo ruolo catartico in grado di purificare ogni cosa, alleggerire lo spirito scavando una via di fuga per tutto ciò che, dopo aver lasciato un’impronta indelebile, deve assolutamente abbandonarci.
Non esiste arte senza dolore perché io non avrei saputo farne senza tutte le macerie che mi hanno travolta e che- a colpi di penna, pentagrammi e graffi di voce- ho rimosso, riemergendo solo come chi sa espandere la realtà attraverso la propria creatività.
Non esiste arte senza dolore ma non sto asserendo che possa bastare, ci vogliono le braccia forti del genio e del talento per trasformare la caligine in un meraviglioso spazio di luce in cui anche il resto del mondo può trovare un raggio di pace.
Non esiste arte senza dolore e averla creata, attraverso la musica, la scrittura, le immagini e la pittura, è stata la felicità più grande della mia vita.
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“Non esiste arte senza dolore” è stato il pensiero che mi ha attraversato all’improvviso in un giorno qualunque nel mezzo di un’adolescenza turbolenta. Rivelazione presto mutata in un Credo di natura granitica.
Non esiste arte senza dolore perché l’esperienza mi ha chiaramente mostrato questo, trovando in essa il rifugio, la crepa nel muro dentro la quale nascondere un segreto, la pagina di diario scritta a tratti in un carattere stretto, aggrovigliato, indecifrabile, a tratti in un comprensibile stampatello maiuscolo come le parolacce scritte sui muri delle città.
Non esiste arte senza dolore perché anche l’arte della gioia, per essere raccontata, necessita di una voce antica, dalle tonalità profonde nel suono e nel colore. La gioia che non ha esperito il suo contrario non avrà mai contezza dell’importanza della sua esistenza.
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Non esiste arte senza dolore perché io non avrei saputo farne senza tutte le macerie che mi hanno travolta e che- a colpi di penna, pentagrammi e graffi di voce- ho rimosso, riemergendo solo come chi sa espandere la realtà attraverso la propria creatività.
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R O M A F U T U R A vol.2
Prima Dopo e Durante.
Momenti che ho amato e non sono manco tutti.
📸 @is.iside
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Momenti che ho amato e non sono manco tutti.
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R O M A F U T U R A
Non ho ancora metabolizzato quello che è successo ieri.
So che ho lasciato Roma con la meraviglia nel cuore.
Grazie infinite a @damalikessa per averci abbracciati con la sua voce di velluto. Un sogno.
Ciao Roma
TE AMO.
Sempre accanto.
L.
📸 @kimmika
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