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“Il cinema è vivo, vivissimo. E lotta insieme a noi.”
Su La Stampa il mio intervento al convegno svoltosi alla Camera dei Deputati sulle eccellenze italiane nell’industria globale dell’intrattenimento, alla presenza del Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana,, Giorgia Latini Vicepresidente Commissione Cultura Camera dei Deputati, Lucia Borgonzoni
Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Federico Mollicone
Presidente Commissione Cultura,
Iginio Straffi Fondatore e Presidente Rainbow, Giampaolo Letta CEO Medusa Film, Andrea Biondi, Il Sole 24 Ore e Niccolò Di Raimondo Consulente Parlamentare.
“È stato detto:
“Non ci resta che ricominciare” ne La Vita è Bella
“Non si piange sulla storia, si cambia rotta” ne La Meglio Gioventù
“Bisogna andare avanti, per forza” ne Nuovo Cinema Paradiso
“Tutto si trasforma, nulla muore” ne Il Gattopardo
“Il passato è un paese straniero, si fa tutto in modo diverso laggiù” ne Il Conformista
Il cinema italiano è stato dichiarato morto mille volte, e mille volte è risorto dalle ceneri.
Ed è proprio giusto che sia così. È naturale, è fisiologico, perché il cinema rappresenta, ci parla esattamente di questo: della vita.
Il cinema ne è uno straordinario affresco.
Il cinema è una magia perché riesce a racchiudere in un microcosmo di due ore, epoche, lacrime, risate, guerre, esplosioni, galassie, la morte, la resurrezione, le cascate, l’orrore, la felicità, l’universo e un pastello.
Il cinema italiano è una creatura fragile e potentissima, capace di cadere e di rialzarsi, capace di raccontare il nostro tempo, nel suo orrore, nella sua noia e nella sua straordinaria e brutale bellezza, nella sua Resistenza.
Forse, solo Monicelli, come Gadda nei suoi romanzi, è riuscito, a mio avviso, a restituire in una maniera tanto precisa, e violenta quello che significa vivere. Il suo cinema è fatto di piccinerie, mastodontiche, di scricchiolii assordanti e segue un andamento, un’altalena che riconsegna ciò che significa la vita, sempre fatta di, cadute, schiaffi, di treni che partono, di malinconia e di tanti rinforzini […]
Il commento integrale su La Stampa | Posted on 13/Feb/2025 16:32:41